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70° Liberazione delle Marche (21/04)

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La lotta partigiana per la liberazione delle Marche

L'attività ed i combattimenti del 1° Battaglione "Mario"

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L'azione tedesca di Valdiola

Meriterebbe una lunga ed accurata descrizione perché assunse il carattere di una grande battaglia partigiana, che come per l'episodio di S. Pacifico, per la sua importanza venne citata nello stesso Bollettino di guerra tedesco.

I partigiani avevano le loro posizioni nei tre punti che circondavano Valdiola, sede del comando, e cioè Rotti (Braccano), Monti di Stigliano, Chigiano.

I Nazifascisti avevano molteplici direttrici di marcia.

La nostra zona era ritenuta sicura. Quantunque Valdiola fosse situata in fondo valle, era circondata dalle alture di Monte Canfaito, Monte di Ugliano, M. Marzolaro, che si prestavano ottimamente ad una difesa ben organizzata, oltre le quali si estendevano le propaggini dei Monti di Stigliano (sede succursale di Comando), di Serripola e di Crosciano.

Forti distaccamenti di partigiani erano situati in questa località, collegati tra loro a mezzo di staffette, e nei punti più importanti, quali Rotti, Valdiola e Crosciano, che dominavano praticamente l'accesso alla vallata, erano collocate armi pesanti e buoni nuclei a difesa.

L'attacco non era impreveduto totalmente. Troppa vitalità ed azioni di disturbo da parte partigiana secondo gli ordini di Bari: «Attaccate e disturbate il nemico nei punti di traffico e di rifornimento»; e nervosismo e riunioni frequenti di dirigenti nel campo. Quasi quotidiani gli allarmi degli informatori, per azioni che invece venivano sempre dal nemico rinviate.

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