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70° Liberazione delle Marche (25/04)

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La lotta partigiana per la liberazione delle Marche

L'attività ed i combattimenti del 1° Battaglione "Mario"

Pag. 21

L'azione tedesca di Valdiola

La lotta è in campo aperto: i boschi nudi, le macchie spoglie, la neve sulle alture, rendono troppo visibile ogni nostro movimento.

Eppure grossi nuclei partigiani, con violente azioni di fuoco di armi automatiche pesanti, e con improvvisi attacchi ravvicinati con bombe a mano e mitra, attaccano il nemico da tutte le parti. Dalle otto del mattino, fino alle 17 del pomeriggio, ininterrottamente, le valli e le montagne risuonano dei colpi di una violenta battaglia. E solo verso le ore 13 , al nemico riesce di scendere a valle, ed occupare le 4 case che costituiscono Valdiola. E mentre il nemico crede di aver conseguito la vittoria, il Comandante riorganizza i suoi uomini, muove all'attacco vigoroso di Ugliano, lo raggiunge, taglia la strada ai fascisti che si erano diretti sulla strada di Valdiola decimandoli, assale Crosciano dove nel punto più alto i fascisti avevano piazzato i mortai da 81.

Sono le 18.30 e l'attacco è così impetuoso ed imprevisto, che i fascisti che lo presidiano temono di aver preclusa la via della ritirata, ed ordinano una fuga vergognosa. "Presto, presto" , ordina un Centurione, "altrimenti ci fanno a pezzi quanti siamo".

I tedeschi frattanto hanno incendiato la casa di Valdiola che conteneva vettovagliamenti accasermati la notte, e si ritirano verso i luoghi di origine.

Pure la Banda ha ormai ultimato il suo compito e il Comandante può ordinare lo sganciamento dei suoi uomini valorosi. Ma col cuore stretto si constata la mancanza di 11 uomini del Battaglione. Cinque sono morti in combattimento, ed altri 6. trucidati, gettati dal ponte di Chigiano ancora agonizzanti nel Torrente Musone, e finiti a colpi di pietre dalle jene fasciste; ed altre vittime innocenti: a Braccano, la sorella del prete partigiano, e due a Valdiola, e tre a Rotti. Civili martiri innocenti.

L'attacco del nemico ci ha privato di Valdiola, ci ha tolti dei fratelli, dei combattenti valorosi: esso ci ha creduto disperso, incenerito, ha forse creduto ad una effimera vittoria, ma è stata per loro la vittoria di Pirro; non meno di 32 morti tra cui il Comandante tedesco della spedizione, oltre 100 feriti, ecco il bilancio eroico della difesa partigiana.

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