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No a chi vuol dividere italiani, sloveni e croati


NO A CHI VUOL DIVIDERE POPOLI E PAESI: IL 30 MARZO A SEŽANA (SLOVENIA) INIZIATIVA SIMBOLICA DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI PARTIGIANE DI ITALIA, SLOVENIA, CROAZIA PER UN’EUROPA UNITA, ANTIFASCISTA E ANTIRAZZISTA

No a chi vuol dividere italiani, sloveni e croati; i confini siano un ponte di unità e non una barriera: con questo spirito si svolgerà sabato 30 marzo in Slovenia una particolare iniziativa promossa dalle associazioni partigiane nazionali dell’Italia, della Croazia, della Slovenia e dalla associazione partigiana di lingua slovena della Carinzia (Austria). Il titolo è “Fratelli senza confini – Italiani, sloveni e croati uniti contro nazionalismi, neofascismi e razzismi”. Contro chi ancora oggi vuole dividere popoli e Paesi, le associazioni partigiane rilanciano l’unità e la loro scelta europeista, ricordando la comune lotta resistenziale che ha determinato la sconfitta del nazifascismo. L’iniziativa, fortemente simbolica, si svolgerà a Sežana (Slovenia) alle ore 11: i presidenti nazionali parleranno nella sala consiliare in via Partizanska cesta 4; vi sarà la deposizione di una corona di fiori davanti al monumento alle vittime del fascismo e la simbolica piantumazione di un albero in terra slovena, con le radici in terra italiana e croata. Parleranno Tit Turnšek, presidente ZZ NOB (Slovenia), Franjo Habulin, presidente SABA (Croazia), Carla Nespolo, Presidente nazionale ANPI.

A.N.P.I.        
segreterianazionale@anpi.it 

“Vogliamo che dalle prossime elezioni esca sconfitta l’Europa dei muri, delle barriere, dell’odio e delle discriminazioni”

1 Aprile 2019

Dichiarazione congiunta dei Presidenti delle Associazioni partigiane di Italia, Slovenia, Croazia e Carinzia al termine dell’incontro avvenuto il 30 marzo a Sezana (Slovenia)

Dichiarazione congiunta degli antifascisti italiani, croati, austriaci e sloveni riuniti a Sežana il 30 marzo 2019

Noi, antifascisti italiani, croati, austriaci e sloveni ci siamo riuniti per contrastare l’operato dell’estrema destra che si ramifica in Europa. Ci siamo riuniti anche per rinvigorire l’amicizia fra i nostri popoli e per opporci a tutte quelle forze che seminano l’odio non soltanto fra le nostre nazioni, ma in tutta Europa. L’Europa attuale, la nostra patria comune, è sorta dalla più sanguinosa guerra della storia dell’umanità. Ottant’anni fa pensavamo che il nazifascismo fosse stato sconfitto definitivamente, ma oggi ci rendiamo conto del contrario. Il veleno di nazionalismi, fascismi, razzismi, sta tornando e sta mettendo in discussione diritti e conquista di libertà che sembravano acquisite; questi attacchi colpiscono le donne e tutta la popolazione, e in particolare le parti più deboli della società.

I risultati catastrofici della politica neoliberale si evidenziano soprattutto nell’Europa meridionale. La disoccupazione, la miseria, la mancanza di prospettive per le giovani generazioni sono il lato oscuro dell’odierna Europa. Si tratta di un campo ben concimato sul quale crescono i partiti politici dell’estrema destra fascista. Strette dal disagio sociale, le popolazioni sentono la necessità di una guida forte e autoritaria. Tutto questo lo abbiamo già vissuto nel passato, comprese le conseguenze.

Ci siamo riuniti oggi per ripetere una volta ancora, non soltanto ai nostri popoli, ma all’Europa intera e a tutti i nostri politici che ci opporremo insieme ai tentativi fascistoidi di contrapporre i nostri popoli uno verso l’altro.

La nostra amicizia si è forgiata nel duro periodo della lotta contro il fascismo e il nazismo durante la seconda guerra mondiale. Dalla nostra lotta comune è cresciuta l’odierna Europa. Per questo ribadiamo con forza le fondamenta antifasciste dell’unità europea.

L’Europa attuale non è l’ideale, ma noi stessi siamo responsabili del suo futuro. Essa deve diventare l’Europa dei popoli e non uno strumento nelle mani dei grandi capitali finanziari. Tra poco si svolgeranno le elezioni europee. Forse si tratta della tornata elettorale finora più importante. Spieghiamo alla gente, spieghiamo agli altri che il destino nostro, loro e delle giovani generazioni dipende fatalmente da chi farà parte del Parlamento europeo.

Vogliamo un’Unione Europea profondamente cambiata, che valorizzi il lavoro, la persona e la sua dignità, con un’altra politica economica, un’Europa sempre più forte, sempre più coesa, sempre più popolare. Vogliamo che dalle prossime elezioni esca vincitrice questa Europa e sia sconfitta l’Europa dei muri, delle barriere, dell’odio e delle discriminazioni.

Le diverse culture devono arricchirci e non dividerci. Il rispetto reciproco e la tolleranza sono i presupposti per la convivenza delle diversità.

Carla Nespolo

Presidente

ANPI-VZPI

Franjo Habulin

Presidente

SABA RH

Milan Wutte

Presidente

ZKP

Tit Turšek

Presidente

ZZB NOB Slovenije

Sezana, 30 marzo 2019



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