A.N.P.I. - Comitato Provinciale di MacerataIscriviti

Uno dei primi atti compiuti dall’Amministrazione comunale di Macerata dopo il suo insediamento è stato quello di revocare l’adesione del Comune di Macerata al progetto Macerata accoglie.

Di seguito il documento da noi pubblicato in merito.

Al Sindaco di Macerata

Agli organi di informazione

Art 50 co.11 DLgs 18 agosto 2020 n.267

” Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato, di adempiere ai doveri del mio ufficio nell’interesse dell’Amministrazione per il pubblico bene”.

Non sono solo parole ma costituiscono l’impegno preciso che il Sindaco é tenuto ad osservare di fronte ai propri cittadini.

Di fronte a tutti coloro che hanno partecipato alla sua elezione, sia a quelli che lo hanno votato che a quelli che non lo hanno fatto.

Un impegno che non può non tener conto di quanto scritto in modo chiarissimo all’art.10 della nostra Costituzione.

Con lo stop al progetto Macerata accoglie il Sindaco e la sua giunta imprime alla propria azione un segno estremamente negativo e lo fanno adducendo delle motivazioni sbagliate sostenendo trattarsi di immigrazione irregolare quando il progetto si rivolge indubitabilmente a soggetti che godono della protezione internazionale.

É vero, il progetto non è obbligatorio dal punto di vista giuridico, per una chiara carenza della legislazione nazionale come è altrettanto vero spetta ai Comuni trovare la modalità per corrispondere a quanto è indicato dall’art.10 della Costituzione.

Un atto che vuole cancellare una lunga esperienza praticata dalla nostra città nel tentativo di conciliare i precetti della nostra Costituzione con la viva tradizione d’apertura che ci ha sempre caratterizzato e che ne costituisce il carattere maggiormente riconoscibile e riconosciuto che non potrà certo essere annullata con un semplice atto amministrativo.

L’Anpi si associa a quanti cittadini, gruppi consiliari, soggetti politici in questi giorni hanno espresso il loro giudizio negativo nei confronti di un atto che colpisce in modo profondo uno dei cardini della convivenza civile: la solidarietà umana e istituzionale nei confronti dei più deboli per garantire loro almeno il diritto alla vita.

Restiamo umani

.” Distinti saluti Comitato provinciale Macerata Comitato Sezione Macerata

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