MEMORIALE FATTORINI “VERDI”
Un ringraziamento riconoscente per la cura della pubblicazione a Vittorio Gianangeli e Franco Torresi che purtroppo ci hanno lasciato.
Indice generale |
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Agnese Fattorini, Alla memoria di mio padre |
pag. 7 |
Vittorio Gianangeli e Franco Torresi, Consigli di lettura |
pag. 11 |
Mario Fattorini, Memoriale |
pag. 25 |
App. I I manifesti della discordia |
pag. 365 |
App. II Personaggi e luoghi |
pag. 399 |
App. III Arturo Strinati, Ricordi |
pag. 433 |
App. IV Bruno Leoni. Mi chiamavo Leo |
pag. 443 |
App. V Una polemica sulla stampa |
pag. 465 |
App. VI Mario Fattorini, Documenti |
pag. 473 |
App. VII Renato Biondini, Il mio contributo |
pag. 493 |
Indice dei nomi |
pag. 509 |
Formazioni patriottiche e luoghi degli scontri |
pag. 520 |
Indice generale |
pag. 525 |
Perchè la registrazione
Perché il libro non è facilmente reperibile e considerato che avevo deciso di rileggerlo ho avuto l’idea che forse avrei potuto registrarne la lettura.
Evidentemente non avevo ben considerato la differenza tra la lettura silenziosa e quella ad alta voce (tanto più da parte di chi non è abituato ad una tale pratica) come sarà subito evidente a chi vorrà ascoltarle, nonostante ciò ho ritenuto che sarebbe stato in ogni caso istruttivo conoscere il contenuto del memoriale e quindi utile metterlo a disposizione in questa forma perché almeno fruibile a fronte di un cartaceo di difficile reperimento.
Il memoriale è il racconto di un patriota chiamato “Verdi” Mario Fattorini
Il testo è stato pubblicato solo nel 2005 grazie alla caparbia volontà di Enzo Torresi che coinvolgendo Vittorio Gianangeli è riuscito nell’impresa di ottenere le risorse da parte del Comune e della Provincia di Macerata per la pubblicazione.
Ulteriori notizie in merito alle vicissitudini del Memoriale si trovano nel testo stesso.
Mario Fattorini “Verdi” è il Presidente del Comitato Nazionale di Liberazione di Macerata e il Memoriale costituisce la testimonianza di chi ne ha portato la responsabilità ed è stato il riferimento dei gruppi di Partigiani e patrioti della Resistenza nel territorio maceratese e ha svolto un’intensa attività di collegamento con gli altri territori dai giorni immediatamente successivi all’8 settembre fino alla Liberazione del nostro territorio e delle Marche.
Nei mesi successivi all’8 settembre è stato colui che ha avuto la responsabilità di gestire i collegamenti con Il Comando Generale Italiano ed Alleato.
Il “Memoriale” ci ricorda costantemente, che quell’esperienza contribuì a cambiare profondamente i soggetti che ne furono protagonisti realizzando le condizioni per cui le variegate e molteplici realtà dell’antifascismo trovassero la strada per Liberare il paese dai fascisti e dagli occupanti tedeschi creando le basi e le condizioni per una società migliore.
Che poi la storia successiva abbia avuto un andamento ben più accidentato di quanto quei protagonisti si aspettassero è un dato di fatto che emerge lungo tutto il testo; in ogni caso il “Memoriale” resta il racconto del ruolo e delle attività svolte dal CNL di Macerata in quei terribili mesi tra l’8 settembre 1943 e giugno/luglio 1944.
Tra le molteplici ragioni che mi hanno spinto a dare attuazione all’idea di procedere con la registrazione della lettura che venivo effettuando c’è anche la convinzione che la conoscenza del “Memoriale” aiuta a comprendere il profondo significato del termine “Patriota” particolarmente utile per “leggere” la storia della Resistenza, comprenderne le specificità e considerarne l’utilità ai fini del contrasto dell’uso che viene fatto da certa destra che prova costantemente a rovesciarne il significato ben sapendo che se il termine Patria fosse usato ed inteso nella sua stretta connessione con la Resistenza e quindi con la fondazione della Repubblica Italiana si avrebbe la chiara dimostrazione della strumentalità e falsità del tentativo di appropriazione costantemente effettuato da parte delle organizzazioni della destra nazionalista e l’insopportabile insulto perpetrato dalla destra neofascista che prova a cancellare la sua colpa più grande, quella di richiamarsi alle azioni di coloro che la Patria la misero nelle mani del tedesco invasore, contribuendo al saccheggio dei beni della nazione, adoperandosi per supportare l’invio degli italiani nei campi di lavoro e di sterminio, partecipando e istigando le innumerevoli stragi compiute su popolazioni inermi e su partigiani e cittadini disarmati.
Altro che patrioti! Strumenti dello straniero occupante!
L’ascolto del “Memoriale” Fattorini oltre ad offrire il racconto del ruolo svolto dal CNL di Macerata fornisce utili elementi di conoscenza sugli sviluppi della Resistenza nel nostro territorio provinciale e regionale ancora oggi in grado di rappresentare la complessità delle dinamiche che resero possibile lo sviluppo della Resistenza e ci aiuta a comprendere pienamente il significato profondo dell’impegno patriottico nella Lotta di Liberazione
Nota tecnica: per facilitarne l’ascolto ho effettuato le registrazioni seguendo la suddivisione in capitoli del testo cartaceo per cui ad ogni capitolo corrisponde un file audio così come indicato di seguito.
Delle appendici riporto soltanto alcuni contenuti: quelli che si prestano alla lettura (nell’indicazione delle appendici ho indicato cosa ho omesso di leggere: i manifesti, gli indici e naturalmente foto e mappe.
Per ascoltare clicca sul link
Un breve ricordo di “Verdi” da parte di Agusto Pantanetti
Agnese Fattorini, Alla memoria di mio Padre
Vittorio Gianangeli, Franco Torresi Consigli di lettura
IL MEMORIALE
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La guerra continua
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Ragioni dell’intervento patriottico
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Don Mario Vincenzetti, prete coraggioso
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Il Ten. Mario Batà, primo martire del Movimento Patriottico Maceratese
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Il carcere di S. Chiara non è tabù
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Il sacrificio di “Annibale”
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“Acciaio” si fa sentire
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I nazifascisti incominciano a sospettare
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La missione MAN
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La vita appesa a un filo
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La lealtà del Generale
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Una radio pericolosa
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Al partigiano Mattei la cittadinanza onoraria di Macerata democratica
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Vogliono rimuovere il console Bassanese
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Sarà Ferdinando Ciaffi la futura guida del CLN provinciale
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Gli appelli di “Verdi”
-
Un’operazione non andata a buon fine
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Una fulgida figura della Resistenza
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Una provvidenziale “massa oscura”
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L’anticipata presa di Ancona voluta dagli Alleati è da sconsigliare
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La tragica fine del Maggiore Infelisi
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L’argento della Banca d’Italia
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Opinioni non sempre concordanti
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Storia di un valoroso
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I cartelli ammonitori
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Il travestimento del generale
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I polacchi non vogliono il rosso
APPENDICI
- Appendice I Quando l’attacchino portava soltanto cattive notizie (contiene raccolta di manifesti)
- Appendice II Personaggi e luoghi della lotta partigiana (contiene raccolta fotografica)
- Appendice III Da scrittore impegnato a Comandante partigiano I ricordi del maggiore Arturo Strinati
- Appendice IV Bruno Leoni, un docente universitario che operò sotto il nome di “Leo”
- Appendice V Sulla stampa locale un anno dopo la Liberazione si accende una polemica
- Appendice VI Mario Fattorini visto attraverso i documenti (si riporta soltanto il testo intitolato “Secondo Agnese Fattorini, i vecchi amici di fede, si sono scordati di suo padre”)
- Appendice VII L’interessante contributo dello studioso Renato Biondini e il commento della redazione