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70° Liberazione Marche (30/01 – 03/02)

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La lotta partigiana per la liberazione delle Marche

L'attività ed i combattimenti del 1° Battaglione "Mario"

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L'inquadramento anche nella Banda di Mario è stato uno dei compiti più dif­ficili. Non si poteva rifiutare la collaborazione di centinaia di volontari di ogni classe e di ogni ceto, ma bisognava saper selezionare dai giovanissimi che si dovevano sottrarre alla chiamata del neo governo repubblicano ed ancora non istruiti al maneggio delle armi, agli anziani poco adatti ai disagi della dura vita in montagna, e tra gli impreparati alla nuova lotta di guerriglia. L'agilità dei movimenti e di rapidi spostamenti richiesti in queste azioni caratteristiche, le lunghissime marce, le molte rinunzie, e gli infiniti adattamenti richiesti dai

luoghi montagnosi e dai rigori delle stagioni, hanno molte volte contribuito a delle selezioni naturali, soprattutto quando, per il carattere delle azioni, si richiedevano uomini non solo abili, ma di un coraggio a tutta prova, che più d'una volta hanno rasentato il carattere di episodi di eroismo.

Ecco perché, come forse tutte le Bande partigiane, la Banda Mario, forte all'inizio di 120 uomini, ha visto i suoi effettivi, talvolta ridotti a soli 30 uomi­ni, poi elevarsi ad oltre 400, per ridursi quindi nuovamente a seconda delle vicende della lotta aspra e dura, e fortunosamente stabilizzarsi intorno ad un nucleo di fedelissimi, provati in infinite circostanze talvolta assai dolorose e che richiedevano sagrifici di sangue.

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