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L’APPENNINO CHE CAMBIA
4 Maggio 2019 @ 16:00 - 5 Maggio 2019 @ 18:00
Cantieri Mobili 2019 locA3 rid
Un terremoto solleva polvere, parole e progetti
Organizzato dai Cantieri Mobili di Storia, sabato 4 maggio a Ripe San Ginesio e domenica 5 a Castelsantangelo sul Nera avrà luogo il secondo e doppio appuntamento dell’iniziativa “L’Appennino che cambia”. Coordinerà Marco Giovagnoli, docente di Sociologia dei Processi Economici e del Lavoro presso l’Università degli Sudi di Camerino e autore del saggio “Piccolo dizionario sociale del terremoto”.
Unico è il tema “Piccoli borghi capaci di futuro”, ma molte sono le domande che animeranno i due incontri con le comunità:
- Come contrastare i processi di spopolamento e di desertificazione in atto nei borghi appenninici e nel nostro entroterra?
- Come valorizzare le diversità dei nostri piccoli insediamenti per opporsi alla semplificazione e all’omogeneizzazione dell’attuale modello di sviluppo?
- Come connettere le esperienze e i progetti di rinascita delle aree terremotate e dei territori fragili degli Appennini?
- Come avviare pratiche efficaci, coerenti e sostenibili di valorizzazione del territorio attraverso la partecipazione attiva delle comunità locali e una gestione collettiva dei problemi?
Molteplici saranno le esperienze e i progetti che andremo a presentare (da “Borgofuturo” di Ripe San Ginesio a “Foiatonda” di San Benedetto in Val di Sambro), così come i relatori che ne parleranno: il sindaco di Ripe San Ginesio, Paolo Teodori; Gabriella Bonini, responsabile scientifico della Biblioteca-Archivio “Emilio Sereni” presso l’Istituto Alcide Cervi di Gattatico (Reggio Emilia); Sandra Losi architetto, impegnata dal 2012 nella ricostruzione post-sisma emiliano; Walter Materassi, Presidente della Cooperativa di Comunità “Foiatonda” di Madonna dei Fornelli.
L’obiettivo dei due incontri è quello di avviare una vera e propria rete tra i piccoli borghi degli Appennini centro-settentrionali e centro-meridionali, per condividere esperienze innovative di comunità, e nuovi percorsi di ripresa; per conoscere e accedere a bandi di finanziamento in materia, così come a leggi, atti e normative delle rispettive regioni.
Come sempre, nei Cantieri Mobili di Storia l’attenzione al futuro nasce e trae linfa dalla conoscenza del passato delle comunità con cui andiamo a dialogare; in questo caso, lo spunto sarà offerto dalla presentazione della rivista “Marca/Marche” che ha appena pubblicato uno studio interamente dedicato a “Storie di comunità. Relazioni, legami, appartenenze e fratture nelle storie dei piccoli paesi” (a cura Marco Giovagnoli e Marco Moroni).
Facciamo nostro l’appello “La Storia è un bene comune”, lanciato qualche giorno fa da Andrea Camilleri, Andrea Giardina e Liliana Segre, soprattutto quando invita a “rafforzare l’impegno, rinnovare le parole, trovare vie di contatto, moltiplicare i luoghi di incontro per la trasmissione della conoscenza storica”. È in questa direzione che si muovono e operano i Cantieri Mobili di Storia nei paesi del doposisma.
Paolo Coppari Presidente Istituto Storico Macerata
Annalisa Cegna, Direttrice Scientifica
Stefano Rocchetti, Responsabile della didattica
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